
Due parole di introduzione:
L’articolo che segue è la trascrizione di una parte di un incontro privato.
Il soggetto che parla in prima persona è sempre Metatron e Irina lo ha interpretato con parole sue ;-), come sempre un po’ risistemate da me (Massimo).
È la sensazione dell’unione con Dio che vi darà veramente il senso dell’appartenenza perché questo è l’appoggio più stabile che esista ed è un appoggio che vale per l’Eternità.
Nel momento in cui voi lo acquisite non dovrete più preoccuparvi se questo appoggio sarà valido per un certo tempo o no, se è valido solo nella dimensione terrestre o no.
È valido sempre.
Nel momento in cui voi lo acquisite, diventate immortali, diventate senza scadenze, diciamo però, con la necessità di rinnovare sempre e continuamente il vostro assetto perché è proprio la condizione dell’unione con Dio che detta questa regola.
Lui dice: sì, potete stare con me ed essere immortali, possiamo essere uniti, possiamo usare insieme le nostre energie per servire i voli di qua o i voli altrove… Anzi, vi invita a questo genere di collaborazione e a questo punto il problema della morte non si pone perché l’unione con Dio libera naturalmente da questa soglia, da questa condizione.
Siccome per Lui non esiste il concetto della morte, allora chi è veramente unito con Lui si trova nella stessa condizione.
Poi, il look, l’assetto, l’autopresentazione certamente possono rinnovarsi, possono evolvere, anche il modo di essere presenti nella materia può evolvere, però, se entrate in connessione con Dio, entrate in connessione con l’Immortalità.
Dentro questo filone, poi, possono essere fatte tante scelte su come manifestare questa vostra immortalità, verso quali risoluzioni esistenziali avviare le vostre energie, che cosa servire.
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